Villa a Trezzo sull'Adda
Trezzo sull'Adda (MI)
Tipologia A

La matrice progettuale di questa casa è all'insegna di quel "purismo spaziale" che ha caratterizzato il modernismo nato in America nel 1932. Ecco come si sviluppa quel linguaggio universale di scatole bianche con spazi a flusso libero. Uno stile impostato da Le Corbusier e Mies Van der Rohe, le cui idee ancor oggi possono essere reinterpretate e sviluppate, per proporre una vera architettura. Le scatole nel progetto vengono chiuse, aperte, impilate e "spaccate" per infondere nella geometria pura una complessità stratificata, che potrà essere corretta anche attraverso materiali di facciata diversi tra loro: cemento bianco, materiali lapidei, rivestimenti in legno pre-invecchiato, vetri a bassa emissività. L'obiettivo finale è di realizzare una casa "minimalista" quanto spirituale nella sua sensazione tanto da rendersi una presenza invisibile all'interno del giardino.
Layout interno: premesso che vi sarà un elemento pensilina che raccorderà la zona garage ed il piano superiore (camera per ospiti) alla nuova costruzione, l'ingresso alla casa è stato pensato sul retro. In questo modo si collocano le funzioni secondarie (ingresso, ambienti di servizio e corridoi di distribuzione) nella zona con una peggiore esposizione (nord-est) e nello stesso tempo si dà una connotazione allo spazio (fascia di rispetto dai confini), altrimenti di risulta, posto sul retro della casa.
Si privilegia così l'affaccio sul giardino della zona notte dei figli (quasi una sorta di dependance) per poter fruire di una continuità tra ambiente esterno ed interno. L'ingresso ci proietta direttamente nella zona più nobile e scenografica della casa, "il living", elemento vetrato che si incastra diagonalmente rispetto allo sviluppo rettangolare della costruzione e ne spezza il ritmo, divenendo il "fulcro generativo" che crea gli ambienti intorno a sè.
Quest'elemento a doppia altezza è caratterizzato da due grandi pareti vetrate che incorniciano la visuale sul giardino e sullo specchio d'acqua ed è enfatizzato dal sovrastante affaccio del soppalco / disimpegno della zona notte genitori.
Esso regola i movimenti all'interno e all'esterno distorce inaspettatamente il contenitore secondo una rotazione tale da privilegiare la vista sul verde e l'apertura a sud degli ambienti del soggiorno.
Così si crea un incastro di volumi che movimenta il prospetto.
L'apparente semplicità della pianta inganna. La struttura è progettata per proiettarsi dall'interno verso l'esterno, andamento che viene ribadito anche dal volume della camera matrimoniale che si affaccia a sbalzo sul giardino.
Le ampie vetrate concorrono a smaterializzare i volumi e ad alleggerire l'intera costruzione.
Tipologia B

Trattasi di un architettura dalla volumetria semplice, rigorosa, che ricorre ad un repertorio limitato di forme, elementi e materiali; una composizione nella quale predomina il gusto per la semplicità, dove la ricchezza spaziale nasce dall'articolazione della parti differenti.
La soluzione strutturale è certamente di grande chiarezza.
La grande superficie vetrata (sul lato sud-ovest) fa si che la casa possa aprirsi completamente sul giardino, mentre le altre aperture semplici riquadri che riquadrano una zona di prato, un albero, l'elemento acqua ed altri elementi esterni.
La simmetria qui non rappresenta il solo elemento compositivo, nè un semplice strumento per ottenere facciate equilibrate e armoniche, ma solo un modo per ordinare gli spazi nella maniera più semplice e immediata possibile.
In questa casa è coniugato al meglio il rapporto tra spazio e struttura esprimendo la logica (vedi Mies van de Rohe) di espressione formale tra trasparenza (vetrata) e corposità lineare degli elementi strutturali.
Layout interno: la casa sarà collegata con una pensilina che, partendo dal corpo di edificio esistente (box + camera ospiti al 1° piano), arriva all'ingresso della nuova abitazione.
L'ingresso, posizionato sul lato destro longitudinale del rettangolo, ci proietta nel grande living, attraverso la percezione della zona "ludica" (biliardo/gioco carte) situata sul lato sud-ovest, che si affaccia sul giardino, unitamente al grande soggiorno-pranzo, in doppia altezza, il tutto incorniciato da grandi vetrate continue che creano atmosfere di continuità tra interno ed esterno.
In posizione baricentrica si sviluppa l'elemento verticale della scala che ruota attorno ad un grande "spaccato" a tutta altezza, enfatizzato dall'elemento acqua che richiama la presenza alla grande vasca/pisicna esterna adiacente alla zona soggiorno.
Al primo piano, il vano scale separa nettamente la zona notte dei genitori da quella dei ragazzi, e una passerella, che si affiaccia sulla zona soggiorno, ci permette di accedere alle camere da letto.
La camera matrimoniale è posizionata in una zona più tranquilla e riparata, per garantire un certo livello di privacy; mentre le camere dei ragazzi sono esposte a sud con accesso su un ampio terrazzo garantendo una buona illuminazione naturale per le attività di svago e studio nei periodi invernali.
All'interno della casa prendono posto altre due scale.
Una sistemata dietro la cucina per permettere un facile accesso alla cantina/dispensa/lavanderia nel pianto interrato, collegato con l'esterno attraverso una bocca di lupo che permette alla luce naturale e all'aria di raggiungere i locali.
L'altra scala che serve la pensilina di collegamento all'edificio esistente, già citata all'inizio.
Tipologia C

Le case unifamiliari sono profondamente connesse all'evoluzione architettonica ed influenzate piùdi ogni altra tipologia edilizia dall'architettura moderna.
Questa è sicuramente un'occasione da non perdere per evitare di "replicare" il costruito esistente, ma assumere la sua prospicenza come il punto di partenza per creare un dialogo con le nuove formalità, che si avvalgono in ogni caso dei fondamenti storici dell'architettura.
La storia ci insegna e ci suggerisce spunti per sviluppare nuove idee senza porre limiti ed obblighi formali.
E' innegabile per altro che non si poù essere felici ... se non si pongono sempre nuovi traguardi, mettendosi in discussione sin dal principio in tutte le forme della nostra esistenza ... oltremodo nell'architettura!
Così nasce questa casa, caratterizzata da lunghi setti murari che compenetrano il verde esistente, reso permeabile e fruibile dalle grandi vetrate che contrastano il completo filtro della parete cieca.
L'elaborazione architettonica finale della struttura abitativa è percepita come di chiara influenza europea.
"Forme solo forme" producono questa "only architecture", magica, bianca, razionale e quasi surreale che con i suoi rapporti netti crea tensione tra i volumi. I pieni e i vuoti caratterizzano il "gioco"dei volumi. Sono solidi quadrati: dai loro incastri nasce il motivo di "scatole emergenti o incassate che determina i volumi, ricavati per sottrazioni successive da un unico blocco tridimensionale.
La composizione finale di questi volumi trova nel colore (o meglio nell'assenza del colore di Meyeriana memoria) un preciso elemento di esaltazione degli insiemi e di decontestualizzazione dichiarata dall'esistente locale.
Questa architettura non cerca di "coniugare" l'esistente, ma vuole prenderne le distanze , proponendosi come un eterno presente.
Layout interno: la caratteristica fondamentale che emerge e che organizza l'intero edificio sono i setti murari che alternandosi alle pareti vetrate definiscono gli ambienti interni. Laccesso collegato alla dependance con una pensilina, crea una sorta di cannocchiale ottico sul giardino che accompagna sino alla zona della vita quotidiana.
Gli ambienti che si percepiscono al passaggio si ampiano sia in profondità che in altezza.
Sono disposti in successione uno studio, una zona ludica per arrivare a quella di più ampio respiro ovvero l'area living a doppia altezza in rapporto diretto col verde e l'acqua.
Adiacente vi è la zona del soggiorno/pranzo che si relaziona alla cucina creando un ambiente unico o a scelta suddividerlo con un sistema di pareti mobili.
Il primo piano ospita e organizza la zona notte.
I genitori ed i figli mantengono la loro privacy poichè le camere dotate di bagni, privati sono localizzate in zone diametricalmente opposte.
Il collegamento delle stesse e regolato da un "corridoio" che si affaccia sulla zona a doppia altezza della casa e l'accesso da una scala aerea a mensole che sfrutta i setti caratterizzanti l'edificio.
MAPPA DEL SITO